La Calabria protagonista nel film Regina di Alessandro Grande

La Calabria protagonista nel film Regina di Alessandro Grande

Il regista trentasettenne Alessandro Grande, già autore di numerosi cortometraggi a sfondo sociale, ha deciso di ambientare in Calabria la sua opera prima. “Regina”, film girato a nella fredda Calabria, quella popolata da laghi e montagne, è stato presentato in questa edizione numero 38 del Torino Film Festival, svoltasi a novembre dal 20 al 28.

Le location del film Regina

Il regista, che conosce bene la Calabria essendo la sua terra di origine, preferisce per la sua storia il freddo al caldo, il lago al mare, gli alberi alti e un clima freddo ad un ambiente cittadino. C’è una Calabria nuova e ancora inesplorata nel film Regina, una Calabria lontana da ogni stereotipo e cliché. È importante sottolineare che questo esempio di cinema e paesaggio ben riuscito, arriva dopo tanti esperimenti di questo tipo non propriamente riuscita. Il film è lontano da un’immagine troppo spesso portata sullo schermo, di una Regione popolata da asini e uomini con la coppola che mangiano il bergamotto. In Regina c’è un perfetto equilibrio tra paesaggio e modernità, c’è la bellezza di una terra completa, dove il mare, le montagne, le colline, i centri urbani o le periferie, non mancano di certo, ma la forza sta nel riuscire a collocare l’ambiente con la storia che si vuole raccontare e in questo caso Regina riesce perfettamente nel suo intento. I paesaggi freddi e angusti contribuiscono a ricreare un’atmosfera che oscilla tra noir e dramma, nel quale altra atmosfera avrebbe stonato con l’impianto narrativo del film.

La critica

Il film “Regina” è stato accolto con grande entusiasmo, ottenendo in soli trenta ore il tutto esaurito e portando alla cronaca questa Regione grazie alle sue bellezze non ancora esplorate. Sono tanti i critici e giornalisti che hanno speso belle parole sul film, tante testate che reputano Alessandro Grande un regista già pronto per un’opera seconda importante. Secondo la rivista Cinematografo, una delle più apprezzate tra gli addetti ai lavori, parla di una rifondazione di un nuovo cinema e tra i titoli più apprezzati c’è “Regina” di Alessandro Grande.

Sinossi e note di regia

Qui di seguito riportiamo la Sinossi e le Note di regia del film Regina, rilasciate dalla conferenza stampa del Torino Film Festival, nell’attesa di poterlo rivedere presto in una grande sala cinematografica, covid permettendo. Sinossi: Regina ha 15 anni e sogna di fare la cantante. A supportarla c’è suo padre Luigi, lui è tutta la sua famiglia, dato che Regina ha perso la madre anni prima e Luigi proprio per lei ha rinunciato alla sua carriera musicale. Il loro è un legame fortissimo, indissolubile. Almeno fino a quando un giorno, un evento tragico cambierà le loro vite. Note di regia: “Sono partito dal saggio di Massimo Recalcati Il complesso di Telemaco, nel quale l’autore affronta l’assenza e la scomparsa della figura del padre. Telemaco, infatti, lo attende per poter ristabilire in casa quella che Recalcati chiama “la legge della parola”, la capacità di svolgere una funzione educativa verso i propri figli. L’arrivo di un padre maturo e pronto all’ascolto è un bisogno fondamentale per le generazioni dei figli di ogni tempo. Sin dai primi momenti della fase di scrittura ho sentito l’opportunità di fare un film sincero e universale, che potesse arrivare al cuore dello spettatore raccontando una storia sospesa fra il film di genere e il romanzo di formazione, in una Calabria insolita e personale”.
admin